Questa danza è dedicata ad uno dei mestieri tipici della vallata feltrina e bellunese: il calzolaio.

Durante l’esecuzione della danza si possono individuare alcune delle operazioni che il calzolaio compiva per confezionare un paio di scarpe artigianalmente: battere la tomaia, cucire il cuoio e infine lucidare, o, per meglio dire ingrassare.

Il grasso animale con il quale le scarpe venivano trattate permetteva di renderle morbide ed impermeabili.

Particolare è il finale, dove vengono lanciate in aria le spazzole che sono servite per lucidare le scarpe che le ballerine poi mostrano con soddisfazione.